La cedolare secca nei contratti di affitto
Con il provvedimento sul federalismo fiscale è stata introdotto un nuovo regime di tassazione per i contratti di locazione di immobili ad uso abitativo.
Si tratta di una tassazione in base ad un’unica aliquota non progressiva che viene applicata sul canone percepito a seguito di un’opzione in tal senso del contribuente .
Tale canone pertanto cessa di fare cumulo con gli altri redditi e viene assoggettato ad un’aliquota fissa a prescindere dal reddito complessivo di chi lo percepisce per il tempo nel quale viene esercitata l’opzione di scelta di detto regime.
Con tale provvedimento viene semplificato il procedimento di registrazione del contratto e viene specificato che tale cedolare è sostitutiva :
dell’imposta di registro ( anche delle risoluzioni e proroghe del contratto)
dell’imposta di bollo.
Durante il termine per il quale viene esercitata l’opzione per la cedolare , cessa il diritto del locatore di rivalutare il canone secondo i criteri fissati nel contratto.
Con la circolare n.2/E del 1° giugno 2011 l’Agenzia delle Entrate ha fornito i primi chiarimenti sulla cedolare secca.